Dervisci Danzanti: Il Viaggio Mistico tra Danza, Estasi e Spirito

Apr 9, 2025 | Cultura

Chi sono i Dervisci Danzanti?

I Dervisci Danzanti, conosciuti anche come Dervisci Rotanti, sono membri dell’Ordine Mevlevi, una confraternita sufi nata in Turchia nel XIII secolo. Il loro nome deriva dalla parola persiana “darwish”, che indica un mistico itinerante, dedito alla ricerca della verità divina attraverso la contemplazione e la preghiera. La loro caratteristica più nota è la cerimonia del Sema, una danza rituale in cui i dervisci ruotano su se stessi in un movimento armonioso e ipnotico.

Questo rito è una forma di meditazione in movimento, il cui scopo è raggiungere l’estasi mistica e l’unione con Dio. Il movimento rotatorio simboleggia l’ordine cosmico: i pianeti girano intorno al sole, il sangue scorre nel corpo e l’anima cerca di avvicinarsi alla sua origine divina. Il Sema è, quindi, un viaggio spirituale e simbolico, in cui il danzatore si spoglia dell’ego e si lascia trasportare dall’amore divino.

L’Ordine Mevlevi è stato fondato dai seguaci del poeta e mistico persiano Mevlânâ Jalâl ad-Dîn Rûmî, noto semplicemente come Rûmî, uno dei più grandi maestri spirituali della storia. I suoi insegnamenti, basati sull’amore universale, la tolleranza e la ricerca interiore, hanno ispirato generazioni di fedeli e continuano ad affascinare persone di ogni cultura e religione.

Le Origini del Sufismo e l’Ordine Mevlevi

Il sufismo è una corrente mistica dell’Islam che pone l’accento sulla ricerca interiore, l’amore per Dio e la purificazione dell’anima. I sufi praticano tecniche meditative, canti, poesie e danze per avvicinarsi alla verità divina. Il loro obiettivo non è l’osservanza letterale delle regole religiose, ma l’esperienza diretta del divino attraverso il cuore e lo spirito.

Tra i sufi più celebri spicca Mevlânâ Rûmî (1207-1273), nato nella Persia orientale e vissuto a Konya, nell’attuale Turchia. Rûmî fu un poeta visionario e un maestro spirituale il cui messaggio è incentrato sull’amore incondizionato e sulla fusione dell’anima con il divino. Le sue poesie, ancora oggi lette in tutto il mondo, trasmettono un senso profondo di bellezza e trascendenza.

Dopo la sua morte, i suoi seguaci fondarono l’Ordine Mevlevi, codificando la pratica del Sema come forma di preghiera. L’ordine si diffuse rapidamente nell’Impero Ottomano, diventando un punto di riferimento culturale e spirituale. I suoi monasteri (tekke) erano centri di apprendimento e arte, in cui musica, poesia e filosofia si intrecciavano con la pratica religiosa.

Durante il periodo ottomano, i Mevlevi godettero del favore dei sultani, che li consideravano ambasciatori di pace e saggezza. Tuttavia, nel 1925, con le riforme laiciste di Mustafa Kemal Atatürk, tutti gli ordini sufi furono ufficialmente banditi. Nonostante ciò, la tradizione Mevlevi non scomparve e oggi il Sema viene praticato sia in ambito religioso che come patrimonio culturale della Turchia.

Il Significato della Danza (Sema)

La danza dei dervisci non è solo una performance scenica, ma un atto di devozione con un forte significato simbolico. I movimenti rotatori rappresentano il viaggio dell’anima: il danzatore inizia con le braccia incrociate, simbolo del suo stato di prigionia nell’ego, per poi aprirle verso l’alto mentre gira, accogliendo l’energia divina con una mano e donandola alla Terra con l’altra.

Il Sema è suddiviso in quattro parti, ognuna delle quali rappresenta una fase del cammino spirituale:

  1. L’inizio – Il maestro benedice i dervisci, che entrano in uno stato di raccoglimento interiore.
  2. La rotazione – I danzatori iniziano a girare su se stessi, accompagnati dal suono del ney (flauto di canna), che simboleggia il respiro divino.
  3. L’estasi mistica – Il derviscio abbandona ogni attaccamento materiale e si fonde simbolicamente con il divino.
  4. Il ritorno alla realtà – Dopo il viaggio spirituale, il danzatore torna al mondo terreno, ma trasformato interiormente.

L’abito stesso dei dervisci è carico di significati: il mantello nero rappresenta la tomba dell’ego, la tunica bianca simboleggia la purezza e il cappello alto (sikke) ricorda la pietra tombale dell’io. Durante la danza, il mantello nero viene tolto, segno della rinascita spirituale.

Questa cerimonia è molto più di una tradizione religiosa: è un’esperienza poetica e mistica che trasmette un senso di pace e armonia universale.

Il Rituale della Sema: Struttura e Simbolismo

Preparazione e atmosfera

La cerimonia del Sema non è una semplice esibizione, ma un vero e proprio rito spirituale che richiede preparazione e un ambiente adeguato. La sala in cui si svolge il rituale, chiamata semahane, è solitamente circolare, simbolo del cosmo e dell’armonia universale.

L’atmosfera è solenne: luci soffuse, un silenzio rispettoso e una disposizione degli spazi che richiama la sacralità del momento. Prima dell’inizio del Sema, i dervisci trascorrono del tempo in preghiera e meditazione, concentrandosi sul significato interiore della danza. Il maestro spirituale, il postnişin, assume una posizione centrale e funge da guida per i partecipanti.

Le quattro fasi della danza

Il Sema è suddiviso in quattro fasi principali, che rappresentano il viaggio spirituale del derviscio verso Dio:

  1. Şeriat – L’iniziazione alla conoscenza
    Il rito inizia con i dervisci che camminano lentamente attorno alla sala tre volte, un gesto che rappresenta la progressiva separazione dal mondo materiale. Questa fase simboleggia l’osservanza della legge religiosa e l’inizio del cammino spirituale.
  2. Tarikat – L’abbandono dell’ego
    I dervisci iniziano a ruotare su se stessi in cerchi concentrici, con il braccio destro rivolto verso il cielo per ricevere la grazia divina e la mano sinistra verso la terra per trasmetterla agli esseri umani. Questo gesto simboleggia l’accettazione dell’amore divino e l’annullamento del proprio ego.
  3. Marifet – L’estasi mistica
    La danza si intensifica e i dervisci entrano in uno stato di trance mistica. In questa fase, l’anima si fonde simbolicamente con il divino e il derviscio diventa un tramite dell’amore universale.
  4. Hakikat – Il ritorno alla realtà
    Dopo il culmine dell’estasi mistica, i dervisci rallentano il movimento e concludono la danza, tornando alla loro posizione iniziale. Questo passaggio rappresenta il ritorno al mondo materiale, ma con una nuova consapevolezza spirituale.

Il ruolo della musica e degli strumenti

La musica è una componente essenziale della cerimonia e accompagna ogni fase del Sema. L’ensemble musicale Mevlevi utilizza strumenti specifici, ognuno con un significato profondo:

  • Ney (flauto di canna): rappresenta il respiro divino e il dolore dell’anima separata da Dio.
  • Kudüm (tamburo rituale): simboleggia il battito del cuore e il ritmo dell’universo.
  • Tanbur (liuto a manico lungo): richiama l’armonia cosmica.
  • Kemençe (violino sufi): esprime la sofferenza dell’anima in cerca della verità.

Il significato del vestiario

Anche l’abbigliamento dei dervisci è carico di simbolismo:

  • Il mantello nero (hırka) è il mondo materiale, la prigionia dell’ego. La sua rimozione significa la rinascita spirituale.
  • La tunica bianca (tennure) simboleggia la purezza dell’anima e la morte dell’ego.
  • Il cappello cilindrico (sikke) rappresenta la pietra tombale dell’ego e il distacco dalle illusioni terrene.

Dove vedere i Dervisci Danzanti in Turchia

Konya, la città di Rûmî e il festival di dicembre

La città di Konya, nel cuore dell’Anatolia, è il centro spirituale dell’Ordine Mevlevi e il luogo in cui si trova il Mausoleo di Rûmî. Si ha la possibilità di assistere almeno un paio di volte a settimana al Sema. Inoltre ogni anno, dal 7 al 17 dicembre, si tiene il celebre Festival di Mevlânâ, che culmina con la celebrazione del Seb-i Arus (la “Notte delle Nozze”), il giorno in cui Rûmî lasciò il mondo terreno per unirsi con Dio.

Durante il festival, si svolgono cerimonie autentiche con centinaia di dervisci, oltre a conferenze e spettacoli culturali.

Altri luoghi dove assistere alla cerimonia

  • Istanbul – Il Galata Mevlevihanesi è una delle tekke più antiche e offre cerimonie settimanali.
  • Cappadocia – Nel suggestivo scenario delle valli rocciose, alcuni spettacoli sono pensati per i turisti, ma trasmettono comunque la bellezza della danza.
  • Bursa – La città ottomana ospita spettacoli di alta qualità al Karabaş-i Veli Kültür Merkezi.

Il Mevlevilik oggi: Tradizione e Turismo

Il ruolo dell’ordine Mevlevi nella Turchia moderna

Dopo il divieto degli ordini sufi nel 1925, il Mevlevilik ha continuato a esistere in modo discreto. Negli anni ’50, il governo turco ha permesso il Sema come evento culturale, e oggi è riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

I dervisci moderni mantengono viva la tradizione in istituti culturali e attraverso pratiche di meditazione e insegnamento.

Differenza tra cerimonie autentiche e spettacoli turistici

Le cerimonie originali sono ancora praticate in luoghi come Konya e nei tekke storici. Tuttavia, il crescente interesse turistico ha portato alla creazione di spettacoli più brevi e coreografati.

La Cerimonia autentica dura circa 1 ora e mezza e si svolge in un ambiente spirituale con preghiere e meditazione. Lo Spettacolo turistico è invece più breve, spesso realizzato in ristoranti o teatri, con una componente estetica più accentuata.

Nonostante questo, anche gli spettacoli turistici possono trasmettere parte del fascino e del misticismo della tradizione.

L’influenza del sufismo nel mondo contemporaneo

Oggi, il messaggio di amore e tolleranza di Rûmî ispira persone di ogni cultura. Le sue poesie sono tra le più lette al mondo e il Sema è visto come una forma di meditazione universale.

In molte città, anche occidentali, esistono gruppi sufi che praticano la meditazione e la danza come strumento di crescita personale, dimostrando che il messaggio dei dervisci è senza tempo.

“L’uomo di Dio” (مردِ خدا) di Jalāl al-Dīn Rūmī

L’uomo di Dio è, senza vino, ubriaco,
l’uomo di Dio è, senza cibo, già sazio.
L’uomo di Dio è pazzo e stupito,
l’uomo di Dio non mangia e non dorme.
L’uomo di Dio è re sotto il saio,
l’uomo di Dio è, in diroccate rovine, tesoro.
L’uomo di Dio non è d’aria e di terra,
l’uomo di Dio non è d’acqua e di fuoco.
L’uomo di Dio è mare senza sponde,
l’uomo di Dio piove perle senza bisogno di nube.
L’uomo di Dio ha cento lune e cieli,
l’uomo di Dio ha pur cento soli.
L’uomo di Dio è per Realtà sapiente,
l’uomo di Dio non ha dottrina di libro.
L’uomo di Dio è oltre fede e non-fede,
l’uomo di Dio è oltre il male e il bene.
L’uomo di Dio è cavaliere venuto dal Nulla,
l’uomo di Dio è venuto su glorioso destriero.
L’uomo di Dio è Shams ad-Din nascosto,
l’uomo di Dio tu cerca e tu trova!

tratta dall’opera “Poesie mistiche” di Rūmī, curata da Alessandro Bausani.

BIBLIOGRAFIA

Libri consigliati

📖 Jalâl al-Dīn Rūmī, “Poesie mistiche”, a cura di Alessandro BausaniMondadori, 2007 – Un’antologia di poesie che esplorano l’amore mistico e la ricerca spirituale, curata da uno dei massimi esperti di cultura persiana.​

📖 Jalâl al-Dīn Rūmī, “L’amore è uno straniero: Poesie e aneddoti del grande mistico sufi”, a cura di Nahid AnghaMondadori, 2005 – Una raccolta di poesie e racconti che approfondiscono il tema dell’amore divino e della trasformazione interiore.​

📖 William C. Chittick, “Il sufismo”, traduzione di Francesco Alfonso LecceseEinaudi, 2009 – Un’introduzione chiara e accessibile alla spiritualità sufi e alle sue pratiche.​

📖 Gabriele Mandel, “La via al sufismo. Nella spiritualità e nella pratica”Bompiani, 2004 – Un testo che offre una panoramica sulla pratica e sulla spiritualità sufi, scritto da un autorevole esponente del sufismo in Italia.​

📖 Idries Shah, “La strada del Sufi”Astrolabio-Ubaldini Editore, 1971 – Un’opera fondamentale che presenta una raccolta di materiali tratti dagli insegnamenti e dagli scritti classici delle scuole sufi, offrendo una visione approfondita della tradizione sufi. ​

Risorse online

🌐 Mevlânâ Museum (Konya) – Sito ufficiale del museo dedicato a Rûmî: https://muze.gov.tr

🌐 UNESCO – Patrimonio Immateriale dell’Umanità – Scheda sulla cerimonia dei Dervisci Mevlevi: https://ich.unesco.org